Carissimi Collezionisti, come
promesso, ecco il nuovo articolo inerente i falsi ma questa volta parliamo di
fogli interamente contraffatti e non più del SOLO CODICE.
Se da un lato ci può rassicurare
il fatto che oggetto della clonazione non siano francobolli di una certa rarità
e valore, per cui messi appositamente sul mercato per colpire una fascia
ristretta di collezionisti, dall’altro lato ci allarma la semplicità con cui
anche valori di poco conto possano essere replicati da imperturbabili
falsificatori, forse per colpire tanto i collezionisti che la gente comune,
valori che possono finire facilmente nelle nostre mani, rendendoci
inconsapevolmente partecipi di truffe ai danni delle Poste Italiane.
Incominciamo col
dire che i fogli in esame sono stati abilmente contraffatti e, se non si pone
la dovuta attenzione, sono a prima vista difficilmente distinguibili dagli
originali, quindi facilmente scambiati per valori postali autentici e
utilizzati senza alcuna riserva.
A prima vista,
quanti di voi potrebbero dire se i francobolli sottostanti sono autentici,
pertanto utilizzabili con sicurezza per affrancare una lettera? Quali gli
elementi discriminanti?
Quello che è ben
più grave è il fatto che sono riusciti a contraffare diversi tagli, non
limitandosi al solo esemplare di posta ordinaria da 60 centesimi, tanto da
apparire già in circolazione tagli da euro 1,40 , 1,50 , 2,00 e 3,30 utili per
affrancature superiori alla semplice ordinaria.
Insomma, non c’è
mai pace con i falsificatori, soprattutto non si deve mai abbassare la guardia!
E’ importante controllare sempre
accuratamente tutti i francobolli che capitano sottomano, non solo quelli
comprati alle Poste nell’intento di ricercare una varietà, ma soprattutto
quelli scambiati o acquistati da terzi,
diffidando particolarmente di quelle proposte di vendita al di sotto del valore
facciale, spesso accompagnate da motivazioni del tipo: provenienti da
fallimenti di imprese; svendite per fine esercizio di attività professionali
come avvocati, commercialisti o assicurazioni (tutte storielle note, ben
studiate per truffare gli ingenui).
Ma veniamo alla parte più interessante dell’articolo, e
diamo di seguito alcuni dettagli per riconoscere l’esemplare falso da quello
originale, chiaramente attraverso una buona lente o microscopio, senza entrare
nel merito di controlli più approfonditi di competenza specifica dei periti,
eseguibili solo con macchinari professionali (es. presenza di particelle
minerali, caratteristiche di stampa, ecc).